IL RITORNO DEI BORGIA

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Mrs.Black
view post Posted on 17/9/2013, 11:52 by: Mrs.Black




Salve a tutti! Anche io ritorno finalmente a scrivere sul blog dopo una lunga assenza...e quale occasione migliore per farlo, se non con un articolo su una delle serie tv che amo di più e che è ricominciata da pochissimo?

A quasi sei mesi di distanza dalla prima TV francese, il 13 settembre è tornata su Sky la serie televisiva di produzione franco-canadese dedicata a una delle famiglie più famose ed influenti della storia d’Italia. Un ritorno col botto, considerato che i dati d’ascolto di Sky Cinema 1, Sky Cinema +1 HD e Sky On Demand sono stati notevoli: la media degli spettatori che hanno seguito i primi due episodi è oscillata da 270.411 a 265.825, con percentuali di permanenza dal 77 al 96% (fonte).
I Borgia di Tom Fontana, insomma, ritornano. E lo fanno, come loro solito, in grande stile.




(Segue un riassunto/recensione dei primi due episodi della seconda stagione: il resto dell’articolo potrebbe contenere SPOILER per chi non avesse ancora visto i primi due episodi)





La prima stagione si era conclusa in modo decisamente traumatico: un’escalation di eventi aveva portato all’omicidio di Giovanni Borgia da parte della sorella Lucrezia e del suo amante Pedro Caldèz, nonché al brutale assassinio di quest’ultimo da parte di un Cesare quasi sull’orlo della follia. Come dimenticare quel “Io sono Cesare Borgia!” gridato a braccia aperte e con occhi allucinati davanti ad un concistoro ammutolito?




La seconda stagione comincia, quindi, con il presentarci la situazione dei tre protagonisti principali a distanza di otto mesi dagli eventi sopra descritti.
Rodrigo, superata da poco la morte del figlio prediletto Giovanni e tornato a vestire i panni di Papa Alessandro VI, si ritrova a dover affrontare i tentativi di manipolazione dei cardinali che vorrebbero approfittare della sua momentanea debolezza, con il solo aiuto del fidato segretario papale Francesc Gaget. Persino il leale Alessandro Farnese preme per convincerlo a far tornare la sorella Giulia in Vaticano, al fine di aumentare l’influenza della propria famiglia.





Cesare, nel frattempo, ignorato l’ordine del padre di recarsi in Spagna nel suo arcivescovato di Valencia, soggiorna da otto mesi alla corte di Napoli, dove il suo amore non corrisposto per la principessa Carlotta d’Aragona, unito alla sua sfrenata ambizione di diventare re di Napoli, danno occasione di dimostrare a chi lo circonda la sua totale assenza di scrupoli nel cercare di ottenere quello che desidera. E’ ormai chiaro che il vecchio Cesare, perennemente diviso tra i peccati dovuti alla sua ambizione e i rimorsi di coscienza che ne conseguivano, è scomparso per sempre.




Lucrezia, infine, vive ormai da molti mesi segregata nella sua stanza a casa della madre Vannozza Cattanei: la ragazza, infatti, è incinta del defunto Pedro Caldèz, e il papa teme che, se si sapesse che aspetta un figlio bastardo, sarebbe impossibile combinare per lei un conveniente matrimonio. Anche Lucrezia è vittima di manipolazioni esterne: Alessandro Farnese e la madre, infatti, la spingono ad affidare il bambino che nascerà a Giulia Farnese, per non compromettere il proprio onore ed essere così libera di godere di tutti i vantaggi e i privilegi della figlia del papa. L’unico spiraglio di luce nelle tenebre della vita di Lucrezia, tormentata dal senso di colpa per la morte di Giovanni, sembra essere il giovane poeta Pietro Bembo, che la madre ha incaricato di risollevarle il morale ma che inizierà con lei una tenera relazione platonica.





Una puntata di assestamento, dunque, in cui i personaggi principali vengono colti in una fase di transizione e di quasi completo isolamento emotivo. Ma è chiaro, dalle parole di Rodrigo nella seconda puntata (“Ci riprenderemo le nostre membra, ricomponendo così il nostro corpo”) che molto presto i membri restanti della famiglia Borgia torneranno ad intrecciare i loro destini: Cesare, infatti, richiamato proprio dal padre, cavalca già alla volta di Roma, mentre Lucrezia, separata dal neonato figlio Giovanni, è di nuovo libera e pronta a prendere in mano le redini della propria vita.
Tom Fontana, ancora una volta, non si smentisce: la fedele ricostruzione storica degli eventi e dei luoghi, la fotografia realistica, la sobrietà narrativa e dialogica (completamente priva di fronzoli e abbellimenti fini a se stessi), la bravura degli attori nel dare vita a personaggi sfaccettati e di grande impatto (sopra tutti gli altri, spiccano certamente le notevoli interpretazioni di John Doman, Mark Ryder e Isolda Dychauk), contribuiscono ad offrire allo spettatore un prodotto di altissima qualità.
Senza concedere nulla alla spettacolarità, al sentimentalismo e al moralismo di marca hollywoodiana, il regista ci presenta i membri della famiglia Borgia così come (probabilmente) sono stati in realtà: calcolatori, egoisti e ambiziosi.
Aspettiamo con ansia venerdì 20 settembre per i prossimi due episodi.
 
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